A pochi passi dal Museo del Prado si trova un’altra famosissima pinacoteca della città di Madrid, il Museo Thyssen-Bornemisza: visitarlo equivale ad un affascinante viaggio nelle pittura europea dal Medioevo alla fine del XX secolo.
Risultato della passione per l’arte e il collezionismo dei baroni Thyssen-Bornemisza, che in sole due generazioni riuscirono a collezionare oltre mille opere di eccezionale valore, il museo possiede opere straordinarie di artisti del calibro di Duccio, Van Eyck, Dürer, Caravaggio, Rubens, Monet, Van Gogh, Gauguin, Kirchner, Mondrian, Klee, Hopper, Dalì e Lichtenstein.
Con l’apertura di questo museo nel 1992 la città di Madrid è riuscita ad accorpare nell’arco di un chilometro tre prestigiose sedi museali che nell’insieme rappresentano un excursus completo nella storia dell’arte europea. Una vera mecca per gli appassionati di arte, il Museo Thyssen-Bornemisza è un’attrazione top per tutti i turisti in vacanza a Madrid.
Perché un nome tedesco a un museo spagnolo? Il motivo è da ricondurre ad un’appassionante saga famigliare che ha inizio con l’imprenditore tedesco August Thyssen, fondatore di un impero industriale nel settore siderurgico: con il proposito di iniziare una collezione di sculture commissionò all’artista Auguste Rodin sette statue in marmo di cui quattro sono oggi in mostra al museo.
Il figlio Heinrich, che acquisì il titolo di barone Thyssen-Bornemisza grazie al matrimonio con la figlia di un nobile ungherese, si appassionò di arte e in soli vent’anni riuscì a collezionare 525 opere di grande valore. Nel 1932, deciso a trovare un’adeguata sede per la sua collezione sempre in crescita, acquistò l’elegante Villa Favorita a Lugano.
Alla sua morte le opere d’arte vennero disperse tra gli eredi, ma il figlio Hans Heinrich, l’unico interessato a portare avanti lo sforzo collezionistico del padre, le ricomprò una a una.
Con il passare dei decenni Villa Favorita si rivela inadeguata alle esigenze di una collezione che non cessa di crescere. Tra le offerte ricevute da vari paesi in tutto il mondo è quella del governo spagnolo a convincere il barone: un’elegante sede a due passi dal celebre Museo del Prado, internazionalmente riconosciuto come uno dei musei più importanti al mondo.
Nel 1992 vede così la luce il Museo Thyssen-Bornemisza, di proprietà statale, in una collocazione che valorizza l’inestimabile valore della collezione.
Dal 2004 si è aggiunta la Collezione Carmen Thyssen-Bornemisza, con più di 200 opere in deposito esposte in 16 nuove sale, che ampliano gli stili e i generi già presenti nel nucleo originario della collezione permanente.
Si potrebbe dire che la collezione del Museo Thyssen-Bornemisza completa il patrimonio artistico dei due più famosi musei di Madrid, il Prado e il Reina Sofia: copre da solo l’intero arco temporale in mostra nei due musei, con opere che vanno dal Trecento fino al XX secolo, ma sviluppa movimenti e correnti rappresentati solo marginalmente negli altri due musei.
Un esempio lampante è la pittura italiana del Trecento, del tutto assente al Prado e al Reina Sofía, che qui è invece rappresentata dal “Cristo e la samaritana” di Duccio di Buoninsegna.
L’eclettica collezione, frutto dell’evoluzione del gusto personale dei baroni Thyssen-Bornemisza, comprende opere della scuola primitiva fiamminga, una selezione di ritratti del XV secolo e una significativa selezione di paesaggio e pittura di genere.
Stili e movimenti più recenti esposti al museo comprendono impressionismo e postimpressionismo, avanguardie, fauvismo, espressionismo, surrealismo, astrazione e pop art.
Inoltre, la visita al Museo Thyssen-Bornemisza rappresenta un’occasione unica in Europa di ammirare opere della pittura nordamericana del XIX secolo.
Per visitare la collezione del museo in ordine cronologico e osservare come l’arte si sia sviluppata nei diversi secoli iniziate dal secondo piano, scendete poi al piano inferiore e infine al pianterreno.
Tra le innumerevoli opere degne di nota all’interno del Museo Thyssen-Bornemisza ne abbiamo selezionato cinque che dovete assolutamente vedere:
Il biglietto d’ingresso al Museo Thyssen-Bornemisza comprende anche le mostre temporanee; è possibile acquistare solo l’entrata alle mostre. Sono previsti sconti per giovani, pensionati e persone disabili. Il lunedì dalle 12.00 alle 16.00 l’ingresso è gratuito.
Vista l’affluenza di turisti al Thyssen-Bornemisza, vi consigliamo di acquistare un biglietto con ingresso prioritario: vi permetterà di risparmiare tempo in fila all’ingresso e vi assicurerete la visita nel giorno scelto.
In alternativa potete prenotare un tour con visita guidata al Thyssen-Bornemisza che comprende anche il biglietto di ingresso. Alcuni tour comprendono anche altri musei di Madrid.
Inoltre, il museo fa parte del percorso Paseo del Arte, che comprende anche il Museo del Prado e il Museo Nacional Reina Sofía: se programmate di visitare tutti e tre i musei potete acquistare il biglietto cumulativo che vi permette di risparmiare.
Il Museo Thyssen-Bornemisza si trova nel cuore di Madrid e può essere raggiunto con diverse linee di autobus, la metropolitana L2 e il treno. Se avete noleggiato un’auto troverete a poca distanza dal museo il parcheggio Las Cortes.
Praticamente a fianco del museo Thyssen-Bornemisza si trovano numerosi hotel di ottimo livello, molti dei quali facenti parte delle grandi catene internazionali, come NH, Doubletree by Hilton e Westin, tutti quanti nati per ospitare soprattutto i visitatori del museo del Prado (ricordatevi che i due musei si trovano lungo lo stesso viale e distano non più di 300 metri l’uno dall’altro). Se reputate questi alberghi troppo costosi, potete scegliere tra una vasta gamma di soluzioni alloggiative più semplici, come appartamenti, guest house o bed and breakfast, situati soprattutto nelle stradine laterali.
Il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza si trova praticamente in centro città, vicinissimo alla Puerta del Sol e al museo del Prado.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.