Laddove finisce il Prado di Madrid, inizia il Museo Nacional Reina Sofia: se il primo è il tempio della pittura spagnola ed europea dal XIII al XIX secolo, il Museo Nazionale Centro d’Arte Reina Sofía, spesso abbreviato in Museo Reina Sofia, è una delle più importanti collezioni al mondo di arte moderna e contemporanea, con opere che vanno dalla fine del XIX secolo ad oggi.
Aperto al pubblico nel 1990, non può vantare la bicentenaria storia del Museo del Prado, ma anche il Reina Sofia ha una collezione di inestimabile valore.
I pezzi forti del museo sono i capolavori dei tre grandi artisti spagnoli del Novecento, Picasso, Mirò e Dalì. I temi e le tendenze dell’arte contemporanea e moderna vengono approfonditi con interessanti e seguitissime esposizioni temporanee.
Di tutte le 21.000 opere di proprietà del museo, i turisti di tutto il mondo vengono qui per vederne una in particolare: a soli due anni dalla sua fondazione, il Museo Reina Sofia riuscì ad acquisire Guernica, il capolavoro di Pablo Picasso considerato un manifesto contro le violenze dei regimi dittatoriali e delle guerre.
Oltre ad essere una delle principali attrazioni turistiche di Madrid, Reina Sofia è anche luogo di ricerca e sperimentazione, dotato di una fornitissima biblioteca e di un centro di documentazione.
L’immenso patrimonio del museo Reina Sofia si articola in tre sezioni, che viste in sequenza vi daranno una panoramica storica dell’arte europea dal 1900 agli anni Ottanta. L’excursus storico prosegue fino ai giorni nostri con le esibizioni temporanee.
Cronologicamente, la prima collezione è L’irruzione del XX secolo: utopia e conflitti, con opere dalla fine dell’Ottocento al 1945 che esplorano il conflitto tra una Modernità intesa come progresso e la messa in discussione di questa ideologia sul piano sociale, politico, culturale e artistico. Avanguardie, cubismo, dada e surrealismo sono i grandi movimenti artistici di questo periodo.
È in questa sezione che troverete le opere dei “tre grandi” della pittura spagnola moderna, Picasso, Dalì e Mirò, ed è nella sala stanza 206 al secondo piano che dovete cercare la celebre Guernica.
La guerra è finita? L’arte in un mondo diviso comprende opere realizzate tra il 1945 e il 1968, periodo fortemente segnato dalla contrapposizione tra blocco socialista (Urss) e blocco capitalista (Usa).
Potrete ammirare le opere degli artisti spagnoli facente capo di gruppi di El Paso e Equipo 57 e di artisti internazionali come Francis Bacon, Lucio Fontana ed Henry Moore.
La terza collezione, Dalla rivolta alla postmodernità, copre gli anni 1962-1982: decolonizzazione, movimento femminista, rivolte del ’68, crisi economica, sviluppo della cultura popolare hanno fatto la storia di questo ventennio.
L’arte diversifica le proprie proposte, raggiungendo livelli di eccentricità e cripticismo che mettono in discussione la stessa definizione di arte. È questa forse la sezione più difficile da comprendere, ma meritano senz’altro un po’ del vostro tempo le opere di Luis Gordillo, Sol LeWitt, Pistoletto, Dan Flavin e del gruppo Zaj.
Realizzata da Picasso nel 1937, Guernica è un’opera straordinaria che con la sua forza drammatica riesce a turbare anche lo smaliziato pubblico contemporaneo, abituato a vedere gli orrori della guerra in tv.
Già al culmine della fama, Picasso accettò l’invito del Governo Repubblicano Spagnolo a dipingere un’opera che rappresentasse la Spagna da esporre all’Esposizione Universale di Parigi.
Terminata in soli due mesi, quest’opera monumentale racconta il dramma della cittadina basca di Guernica, nel nord della Spagna, rasa al suolo da un bombardamento aereo nazista durante la guerra civile spagnola. Con quest’opera l’artista ci ha lasciato una testimonianza che vale più di 1000 foto.
Alcuni numeri e curiosità su Guernica:
Guernica è un’attrazione famosa a livello mondiale e la maggior parte dei turisti visita il Museo Reina Sofia all’unico scopo di vedere questo celebre quadro, il che significa che nelle ore di punta è impossibile ammirarlo in tranquillità: dovrete sgomitare tra decine di altri turisti.
Visitate il museo lasciando per ultimo questo capolavoro: se arriverete nelle ore di chiusura potrete dividere questa meraviglia con poche altre persone.
Guernica è indubbiamente la “star” del Reina Sofia, ma in esposizione al museo troverete altri capolavori che, proprio come la celebre opera di Picasso, sono dei veri pilastri della storia dell’arte contemporanea.
Ecco 5 opere che dovete assolutamente vedere durante la vostra visita al Museo Reina Sofia:
Bastano una o due ore per percorrere le sale del museo e soffermarsi sulle opere principali. Una visita approfondita richiede un minimo di due ore. Tenete presente che è un’attrazione molto famosa, quindi mettete in conto possibili code all’ingresso.
Il biglietto d’ingresso al Museo Reina Sofia comprende la visita alle collezioni del museo e alle mostre temporanee; è possibile acquistare l’ingresso alle sole mostre temporanee. In alcuni giorni festivi, la domenica mattina e nelle ore di chiusura l’entrata al museo è gratuita.
Si può visitare il museo in autonomia o partecipare ad una visita guidata.
In alternativa, per scoprire tutto del Museo Reina Sofia potete farvi accompagnare da una guida esperta durante la vostra visita. Il costo è poco più alto del biglietto di ingresso e anche acquistando questa visita si risparmierà tempo evitando di fare la fila alla biglietteria.
Il Reina Sofia fa parte del Paseo del Arte, un itinerario culturale nella città di Madrid che comprende tre eccezionali musei come il Prado, il Thyssen-Bornemisza e il Reina Sofía nell’arco di un chilometro, più altri interessanti musei, istituzioni ed edifici. Con il biglietto di seguito è possibile acquistare, a prezzo ridotto, gli ingressi di tutti e tre i musei.
È possibile arrivare al museo in autobus, metropolitana (L1 e L3) e treno (stazione Atocha); se avete noleggiato un’auto troverete due parcheggi pubblici nelle vicinanze. Dagli edifici principali si possono raggiungere le sedi distaccate al Parco del Retiro con una camminata di 20-25 minuti.
Il museo Reina Sofia si affaccia proprio sulla stazione ferroviaria di Atocha: va da sè che nei dintorni ci sono davvero tantissime strutture dove dormire, dagli hotel a 4 stelle ai piccoli appartamenti. Scegliete il vostro preferito in base al budget che intendete dedicare ai pernottamenti e al tipo di vacanza che volete fare.
La sede originaria del Museo Reina Sofia venne ricavata da un antico ospedale risalente al XVIII secolo, opera dell’architetto italiano Francesco Sabatini. Risale al 1988 la decisione di convertire il Centro d’Arte Reina Sofia in un museo nazionale, con l’obiettivo di riunire sotto un unico tetto tutte le collezioni statali di arte moderna e contemporanea.
Il nucleo originario della collezione del nuovo museo deriva dal Museo Spagnolo di Arte Contemporanea, aperto dal 1894 al 1988. La collezione è andata poi espandendosi grazie a donazioni, lasciti ed acquisizioni, al punto che si rese necessaria la costruzione di un nuovo edificio per ospitare le sempre più numerose opere del museo.
Il Nouvel Building, così chiamata perché progettato dall’architetto Jean Nouvel, fu inaugurato nel 2005. Il museo comprende altre due sedi, entrambe nel Parco del Retiro (Palazzo di Vetro e Palazzo Velázquez), che vengono usate per mostre temporanee.
Il Museo Reina Sofia si trova a sud del museo del Prado, in Plaza Emperador Carlos V, all'estremità meridionale del Paseo del Prado. Ci troviamo vicini alla stazione di Atocha, a est del quartiere Lavapiès.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.