A primo acchito Fuerteventura sembra un’isola spoglia e desertica, senza niente da vedere, eccezion fatta – ovviamente – per le sue magnifiche spiagge. Ma i viaggiatori più attenti noteranno una serie di attrazioni e cose da vedere decisamente interessanti: l’isola infatti, tanto per cominciare, è il luogo ideale per chi ama la natura: vi si potrà entrare in contatto così profondamente che si dimenticherà di essere vicini alla civiltà.
Un ritmo della vita lento e seducente attende poi i visitatori dei villaggi dell’entroterra di Fuerteventura. Pensate a case di pietra bianche, a piccole abitazioni in pietra con travi di materiale lavico, a vialetti ombreggiati da palme e vista sulle montagne. Chi deciderà di dedicare un giorno all’esplorazione di questi villaggi, dovrà sicuramente sceglierne due: Betancuria e Antigua.
Inoltre, a Fuerteventura ci sono attrazioni di alto livello, tra parchi a tema e la possibilità di prendere parte a tour con avvistamento delfini. Infine, musei e monumenti. Certo non stiamo parlando del Prado, ma i musei di Fuerteventura si meritano una visita, specialmente per chi decidesse di approfondire la storia dell’isola e le civiltà che l’hanno insediata.
Le Dune di Corralejo fanno parte del parco naturale omonimo, formato da una lunghissima spiaggia di sabbia bianca, che copre più di 2500 ettari. Sono le dune più grandi delle Isole Canarie, e si trovano nel nord-est dell’isola, subito a sud della turisticissima Corralejo.
Per visitare le dune di Corralejo è sufficiente percorrere la strada FV-1, la più importante dell’isola, che collega la capitale Puerto del Rosario a Corralejo. La strada passa proprio nel mezzo al parco, tanto che a volte avrete la sensazione di trovarvi in pieno deserto. Parcheggiate la macchina sul ciglio della strada, in posizione tale da non essere pericolosi per gli altri, ed entrate a piedi nel parco camminando sulle spiagge e sulle dune per chilometri e chilometri. Potrete avvicinarvi al mare e godervi questa immensa spiaggia nella più totale tranquillità, oppure salire i 300 metri di altitudine del vulcano Montana Roja, e godervi il panorama dall’alto.
La parte migliore del viaggiare a Fuerteventura è che si possono trovare molti luoghi naturali diversi. Tra tanti, uno dei più famosi e visitati è senza dubbio il Parco Naturale Jandía, situato all’interno del comune di Pàjara, a sud dell’isola. Occupa buona parte della penisola di Jandia, ossia l’estremità sud di Fuerteventura.
Visitandolo, potrete vedere grosse dune, colline dolci e spazi ampi, che culminano nel Pico de la Zarza, il punto più alto di Fuerteventura con i suoi 807 metri di altitudine. In questa zona vi è una particolare flora endemica, fra cui il cardón de Jandía, divenuto il simbolo dell’isola, ma anche un’interessante fauna, specialmente dal punto di vista degli uccelli, come poiane, ubare e gheppi, e degli invertebrati, tra cui lucertole e tarantole.
Tra le principali attrazioni di Fuerteventura c’è l’Oasis Park, un’oasi artificiale sotto forma di parco a tema che ospita oltre 3000 animali appartenenti a 250 specie diverse, tra cui giraffe, zebre ed elefanti, tanto che vi sembrerà di prendere parti a un safari africano. Inoltre, il parco si completa con un giardino botanico in cui potrete camminare all’ombra di palme secolari e cactus di ogni forma, e lasciarvi incantare dalle specie floreali endemiche delle isole Canarie.
Potete completare la vostra visita all’Oasis Park facendo un entusiasmante giro in cammello, oppure prendendo parte a un’esperienza con i lemuri. Molto interessante anche la possibilità di assistere a dimostrazioni dal vivo di rettili, pappagalli e leoni marini.
L’Oasis Park si trova nei pressi della località La Lajita, comodamente collegata col resto dell’isola poichè situata lungo il percorso della strada FV-2, la principale arteria viaria nord-sud di Fuerteventura.
Un luogo fuori dal mondo, fosse solo per la sua distanza dal resto delle altre attrazioni dell’isola. Sono le grotte di Ajuy, situate in località omonima sulla costa sud-ovest di Fuerteventura, un villaggetto di pescatori di qualche decina di anime a oltre un’ora d’auto da Corralejo. Queste grotte hanno un’origine secolare, tanto che si dice che siano le formazioni rocciose più antiche di tutta Fuerteventura.
Ci si arriva parcheggiando l’auto al parcheggio di Ajuy e proseguendo a piedi per il sentiero scavato nella roccia, della durata di circa 20 minuti. L’accesso alle grotte è completamente libero e la camminata è molto scenografica, adatta a tutti: ricordate soltanto di indossare scarpe comode.
Dopo aver visitato le grotte di Ajuy non perdete l’occasione di sdraiarvi al sole della spiaggia nera di Ajuy, immersi in una cornice davvero meravigliosa sebbene si trovi a due passi dalle case.
Morro Jable è una località turistica del sud di Fuerteventura, dove termina la lunghissima spiaggia che costeggia praticamente tutta la penisola di Jandia e che assume nomi diversi in base alla località che tocca. In questo tratto la spiaggia si chiama senza grosse sorprese Playa de Morro Jable, ed è di gran lunga l’attrazione più interessante di questa zona di Fuerteventura. A Morro Jable il turismo è perlopiù britannico e tedesco, e i vacanzieri tendono a rimanere all’interno degli enormi hotel all inclusive che affacciano direttamente sulla spiaggia.
Un consiglio per i più temerari: una visita a Playa de Morro Jable è fuori discussione, ma date una possibilità anche a Playa Las Coloradas, situata dall’altro lato. Brulla e inesplorata, è un rifugio per le anime solitarie. Inoltre, le formazioni rocciose alle sue spalle regalano colori incredibili.
Fuerteventura è un’isola piena di vulcani, anche se sono meno famosi di quelli della sua vicina Lanzarote. Ve ne sono ben 24 e alcuni di essi sono davvero sorprendenti, come il Bayuyo, situato nel nord dell’isola, nei dintorni del villaggio di Lajares. Questo grosso vulcano possiede due crateri, il più grosso dei quali ha un diametro di 300 metri e una profondità di circa 50. La sua ultima eruzione risale a 10 mila anni fa ma fu molto importante per Fuerteventura, poichè la colata lavica aumentò la superficie dell’isola di circa 100 chilometri quadrati.
Il vulcano del Bayuyo, di grande interesse geologico paesaggistico e culturale, si può visitare seguendo un sentiero segnalato che parte da Lajares ed è lungo circa 4 chilometri. Il sentiero è di difficoltà media, e la sua durata è di circa un’ora e mezzo.
L’isola di Lobos si trova sull’omonimo isolotto, situato lungo la costa settentrionale di Fuerteventura: è un’isola vergine e l’unico modo per arrivarvi è in barca. Per proteggere la natura non è permesso trascorrere la notte nell’isola, pertanto è possibile visitarlo soltanto tramite gite organizzate di un giorno in partenza da Corralejo.
Una volta giunti a destinazione, potrete percorrere il sentiero di Lobos, lungo il quale ammirerete piccoli coni vulcanici, saline e il faro di Martino, passando per il Puertito, il piccolo porto attivo sia per i turisti che per i pescatori dell’isola. A Lobos, oltre a godervi il bellissimo mare, potrete anche ammirare antichi forni e pollai, risalenti a fine Ottocento quando l’uomo si insediò sull’isola, e alcune riproduzioni di leoni marini le cui colonie, oggi estinti, diedero il nome all’isola (letteralmente “lobo” in spagnolo significa “lupo”, ma “lobo marino” prende la declinazione di “leone marino”).
Il villaggio di Betancuria è situato nell’omonimo Parque Rural de Betancuria e fu capoluogo dell’isola fino al 1834. E’ un piccolo abitato con le tipiche case spagnole bianche con i tetti rossi, un vero e proprio gioiellino che prese il nome da Jean de Bethencourt, cavaliere normanno che nel 1404 lo fondò, in posizione lontana dal mare per sfuggire agli attacchi dei pirati.
Questa cittadina coloniale si trova nella zona centro-occidentale di Fuerteventura, e oggi dipende quasi esclusivamente dal turismo. Per scoprire il suo passato visitate il Museo Artizanato e il Museo archeologico ed etnografico di Fuerteventura, ma godetevi anche una passeggiata per il centro, dove troverete la Iglesia de Santa María Betancuria e la Iglesia de la Concepcion, oltre all’ex convento francescano di San Buenaventura.
La Iglesia de Santa María Betancuria è il simbolo del paese. risale al 1620 e presenta un magnifico pavimento in pietra, un soffitto in legno e un elaborato altare barocco. Da non perdere la sacrestia con la sua esposizione di vestiti. I pirati distrussero la vecchia chiesa gotica nel 1593, sulle cui fondamenta fu costruita proprio l’edificio visitabile oggi. Il biglietto d’ingresso copre anche l’adiacente Museo de Arte Sacro.
L'”altro” tra i villaggi imperdibili di Fuerteventura è Antigua situato invece nella zona est dell’isola. Distese di campi, casolari e mulini a vento, questo è ciò che denota il paesaggio. La maggior parte della vegetazione si concentra sulle grandi vallate e gole, dove potrete vivere una sensazione di pace e tranquillità.
Antigua ha una ricca eredità culturale, storica e artistica, riportata in vita soprattutto dai suoi mulini a vento, con le pale che ancora oggi si muovono grazie ai venti che spirano costantemente. Ci sono diverse cose da vedere ad Antigua, tra cui spicca proprio il Museo Mulino, dove imparerete come si macinava il grano. Molto bella anche la Casona del Portòn, un esempio di tenuta borghese ottimamente conservata.
Fuerteventura è riuscita durante i secoli ad arricchirsi di siti culturali e storici di una certa rilevanza, come ad esempio la Casa de los Coroneles, la residenza degli ufficiali che presiedevano l’isola a partire dalla sua scoperta.
Questo edificio del XVIII secolo, situato a sud di La Oliva, è stato magnificamente restaurato, mantenendo alcuni elementi originali. Al piano terra si trovano mostre temporanee di arte moderna, mentre al piano superiore troverete mostre sulla storia dell’edificio. Da non perdere la semplice cappella con il suo pavimento piastrellato originale.
Fra i musei di Fuerteventura, uno di più originali è senza dubbio il Museo del Queso Majorero, di recente apertura, e dedicato agli aspetti gastronomici e culturali del posto. Vi sono alcune esposizioni dedicate ai più piccoli, che riguardano il mondo degli animali, mentre per gli adulti, come suggerisce lo stesso nome del museo, vi è una attenta mostra sulla produzione del formaggio Majorero, il primo formaggio di capra spagnolo ad ottenere la Denominaciòn de Origen (l’equivalente del nostro marchio DOP) nel 1996, oltre a consigli sulla degustazione del prodotto finito.
Il museo si trova ad Antigua, all’interno di un complesso che contiene anche altre attrazioni, tra cui un mulino per produrre il grano e creare così il gofio, un’altra delle specialità culinarie di Fuerteventura, oltre a un giardino di cactus, palme e piante autoctone.
Il Centro de Arte – Casa Mané è un museo d’arte ed è un punto forte dell’isola. All’interno troverete un giardino di sculture e una serie di gallerie, nelle quali sono contenute opere di artisti canari come César Manrique, Ruben Dario e Alberto Agullo. Inoltre, due gallerie sono dedicate all’acquerellista Alberto Manrique (che non ha alcuna relazione con Cesar).
Casa Manè si trova a La Oliva. Per arrivarci dovrete semplicemente arrivare alla Casa de los Coroneles e seguire le indicazioni.
Ultima, ma non certo in ordine di importanza, delle cose da vedere a Fuerteventura è l’Ecomuseo De La Alcogida, un borgo agricolo ristrutturato e dotato di case arredate, dépendance e animali domestici. Il complesso è un interessante scorcio della vita rurale del passato non troppo lontano dell’isola, con artigiani locali che lavorano in alcuni degli edifici del villaggio facendo pizzi e cesti di vimini. Ci sono spiegazioni in inglese, un negozio di souvenir e un bar.
Questo interessante museo si trova vicino al villaggio di Tefir, nel centro-nord di Fuerteventura, e permette di conoscere non solo la vita del tipico contadino isolano fino all’avvento del turismo, ma anche la fauna domestica come capre, asini o cammelli, oltre a tanti fiori e alberi che si sono adattati al clima arido e deserto. A proposito di deserti, all’Ecomuseo scoprirete anche come era possibile raccogliere l’acqua a Fuerteventura nei secoli passati.
Fuerteventura è sinonimo di deserto e spiagge chilometriche, ma non dimenticatevi che stiamo parlando di un’isola nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico! Ecco perchè una delle cose da fare più apprezzate dai turisti è il tour con avvistamento dei delfini, un viaggio in barca alla scoperta di questi simpaticissimi mammiferi acquatici.
Non è certo che li potrete vedere, ma comunque la probabilità rimane piuttosto reale. I tour, condotti da esperti capitani che conoscono le acque di Fuerteventura come le loro tasche, vi condurranno al largo delle coste dell’isola, dove è più facile l’avvistamento.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.