Lasciate per un giorno la città di Alicante e tuffatevi in un mondo ancora più blu: l’isola di Tabarca è un piccolo paradiso terrestre a soli 20 km al largo della città.
Unica isola abitata della Comunità Valenziana, con una popolazione che d’inverno conta solo alcune decine di persone, l’Isola di Tabarca d’estate prende vita.
È la meta perfetta per una splendida gita in giornata da Alicante ed è assolutamente imperdibile per gli amanti di snorkelling.
Le acque dell’isola fanno parte di una riserva naturale e vengono protette per la loro eccellente qualità e per la biodiversità di flora e fauna: le piccole spiagge e le calette di Tabarca sono stupende per trascorrere una giornata all’insegna della natura.
Per attimi di romanticismo da film fermatevi anche la sera, quando tutti gli altri sono già partiti. L’isola si acquieta e il rumore del mare diventa la colonna sonora della vostra vacanza.
Non lasciate l’isola senza aver assaggiato il piatto tipico di Tabarca, ovvero il caldero tabarquino, un delizioso stufato di pesce (caldero in spagnolo significa “paiolo”).
Nonostante l’isola sia molto piccola, c’è abbastanza da fare da riempire una giornata intera.
Molti turisti vengono sull’isola di Tabarca per trascorrere l’intera giornata in spiaggia, crogiolandosi al sole e tuffandosi nelle acque trasparenti dell’isola, perfette per fare snorkelling.
Si tratta effettivamente di un’ottima idea: Tabarca conta un buon numero di piccole spiagge e calette, perlopiù rocciose, e si può tranquillamente spendere una giornata visitandone un paio o più, fermandosi qualche ora in ciascuna di esse. Alcune spiagge sono attrezzate e un po’ più affollate, mentre altre sono più isolate.
Se pensate ad una gita di questo tipo e volete diminuire i costi portatevi un pranzo al sacco.
Un’altra possibilità è quella di una visita completa dell’isola. Iniziate la vostra esplorazione di un giorno con una passeggiata fino al faro, sulla punta dell’isola: lungo il percorso osservate l’arida vegetazione, quasi desertica, con bassi cespugli e cactus. Potreste facilmente avvistare lungo la costa uccelli di specie rara che prendono pigramente il sole.
Giunti al faro, godetevi la bella vista sul Mediterraneo e poi tornate indietro verso la cittadina dell’isola. Qui potrete visitare la chiesa barocca di San Pietro e Paolo e il museo cittadino, ma l’esperienza più bella è gironzolare senza meta tra gli stretti vicoli e viuzze della città: non vi sarà difficile riconoscere il rigido pattern geometrico che tradisce le sue origini militari.
A questo punto potreste concedervi una sosta per uno spuntino in uno dei bar dell’isola, quasi tutti decorati a tema piratesco, dopodiché godervi il meritato riposo in spiaggia.
Calato il tramonto, quando i turisti giornalieri hanno lasciato l’isola, Tabarca diventa semplicemente magica. Tranquilla e romantica, pensosa e fiera, è il luogo ideale per chi cerca pace, relax ed emozioni che toccano il cuore. Non è consigliata invece a chi cerca vita notturna.
L’isola di Tabarca vive di turismo, pertanto nonostante le sue piccole dimensioni troverete a vostra disposizione tutti i servizi essenziali, sia per una gita in giornata sia per un soggiorno più lungo. Ci sono alcuni hotel e affittacamere sull’isola, così come una buona scelta di bar e ristoranti.
Soggiornare una notte o più sull’isola di Tabarca è sicuramente un’esperienza affascinante, ma data la limitata ricettività si consiglia di prenotare con largo anticipo.
Il modo più semplice per raggiungere l’isola di Tabarca da Alicante è prendere uno dei traghetti turistici che partono dal porto turistico nel Paseo Tomás y Valiente. La traversata dura circa un’ora; gli orari variano a seconda della stagione.
È possibile prendere il traghetto per l’isola di Tabarca anche da Benidorm e Santa Pola.
Molti turisti pensano che Tabarca sia un’isola singola, in realtà fa parte di un piccolo arcipelago che comprende anche gli isolotti di La Cantera, La Galera e Nao.
L’isola una forma allungata che si stringe a metà, in corrispondenza del porto e della spiaggia principale: da una parte di questo restringimento c’è “el poblado”, la zona urbanizzata, dall’altra “el campo”, una zona più grande rimasta ancora selvaggia. Quest’ultima vista dall’alto somiglia vagamente ad un pesce.
L’isola è lunga meno di tre chilometri e ha una larghezza massima di 400 metri.
Viene chiamata anche Isola di Nuova Tabarca o Piana.
Testimonianze storiche rivelano che le terre di Tabarca ospitarono nei secoli passati un rifugio di pirati berberi.
Nel secolo XVIII Carlo III ordinò la fortificazione dell’isola e la costruzione di un paesino dove far rifugiare alcune famiglie di pescatori d’origine genovese tenuti prigionieri nella cittadina tunisina di Tabarka, fuggiti e naufragati nei pressi dell’isola.
Nel 1986 l’Isola di Tabarca fu dichiarata riserva naturale, diventando così la prima riserva marina spagnola. La Reserva Marina de la Isla de Tabarca è anche un santuario per la protezione di uccelli in via di estinzione.