Girona (in castigliano Gerona, pur essendo ufficiale la sola forma catalana Girona), a circa 100 km da Barcellona, è l’ultima provincia della Catalogna prima del confine con la Francia. Stretta nella morsa tra la cultura francese da un lato e quella castigliana dall’altro, Girona è diventata un caposaldo della cultura catalana. L’antica città romana, circondata da un’enorme cinta muraria, ospita numerosi monumenti.
L’Aeroporto di Girona, grazie alle numerose compagnie low cost che oggi vi fanno scalo, ha subito un eccezionale aumento di traffico e popolarità, in virtù della sua vicinanza con Barcellona.
Le abitazioni sul fiume Onyar, che riflettono i loro tipici colori pastello nell’acqua, hanno valso a Girona il soprannome di Petita Florència.
Ponte sul fiume Onyar, in corrispondenza delle cases penjades. Chiamato anche ponte Eiffel o ponte di ferro, il ponte fu costruito da Gustave Eiffel nel 1877, lo stesso ingegnere che dopo qualche anno ideò la torre di Parigi.
Sembra che l’opera fosse stata progettata dall’ingegnere francese per la sua casa di Parigi e fu installato in questo luogo dove prima c’erano delle passerelle rosse costruite dai pescatori.
Nel nucleo medievale della città, uno tra i meglio conservati in tutta Europa. Qui, fino alla fine del XV secolo visse la comunità ebraica di Girona. Nel Centro Bonastruc Ça Porta si trova l’antica sinagoga, oggi sede di un centro studi dell’università cittadina.
Chiesa a pianta basilicale con la navata gotica più larga del mondo (22,98 metri). Costruita con varie peripezie tra l’XI e il XVIII secolo, nella chiesa convivono diversi stili architettonici: navate, altare maggiore e portale sono gotici, la facciata barocca, il chiostro romanico. Degno di nota è sicuramente il doccione che rappresenta una strega.
Secondo la leggenda, viveva a Girona una donna dedita all’arte della stregoneria che, per dimostrare il suo odio verso la religione, tirava delle pietre contro il tempio. Un giorno, per opera divina, fu trasformata in pietra e inserita nella costruzione della cattedrale perché dalla sua bocca non uscissero più maledizioni ma limpida acqua piovana.
Costruita all’inizio del XII secolo sopra la tomba di San Felice l’africano e al cui interno si trova la cappella di San Narcís dove sono conservate le spoglie del santo. Davanti alla scalinata di questa chiesa si trova la Lleona, una statua che rappresenta una leonessa arrampicata su una piccola colonna.
Diventata il simbolo di Girona, una leggenda tradizionale della città vuole che, prima di partire per un lungo viaggio, ogni abitante di Girona baci il posteriore della leona, promettendo di tornare alla cittadina catalana. La stessa promessa vale per i turisti che tornano nei loro paesi.
Sede del Museo Archeologico di Girona, in origine era una monastero benedettino, posto all’esterno del recinto urbano. Al suo interno è stato allestito un museo archeologico nel quale sono conservati molti reperti dell’antica Gerunda.
Ispirati alle terme e ai bagni pubblici romani, con l’inserimento di elementi decorativi di gusto orientale.
Il più grande parco cittadino della Catalogna.
Il corso principale della città, che comincia dal Pont de Pedra e segue il corso del fiume Onyar.
Una piazza porticata al centro della quale sorge il monumento ai caduti durante la dominazione napoleonica della città.
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